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Viene prorogato di altri tre mesi, ossia fino al 30 giugno 2013, il termine di validità delle “Nuove misure per il credito alle Pmi”, il pacchetto di iniziative a sostegno delle imprese in difficoltà messo a punto dal settore bancario con il Ministero dell' economia e delle finanze, il Ministero dello sviluppo economico e tutte le Associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale. Lo ha comunicato il 20 marzo a Milano il Comitato esecutivo dell’ABI.

Il pacchetto di misure prevede la possibilità per le banche di sospendere mutui e leasing; di allungare la durata di mutui, anticipazioni bancarie e scadenze del credito agrario di conduzione; nonché di concedere finanziamenti connessi ad aumenti di mezzi propri delle imprese piccole e medie. Le misure sono state prorogate alla luce della situazione economica ancora complessa per il Paese e in vista del varo di nuove iniziative di sostegno alle piccole e medie imprese. Con questo obiettivo, l’ABI ha avviato il confronto con i rappresentanti delle imprese per individuare insieme le linee guida sulla cui base realizzare, entro il nuovo termine di fine giugno, un nuovo accordo. 

In particolare, dal confronto avuto finora è emersa una visione comune su una serie di temi rilevanti per lo sviluppo del Paese, che potranno essere inseriti nel nuovo accordo. Tra questi, l’attenuazione degli impatti di Basilea 3 sulle Pmi, il potenziamento dell’operatività del Fondo di garanzia per le Pmi e lo sviluppo delle reti d’impresa.



Pubblicato in News Confidi AG

L’ABI ha deciso di prorogare la moratoria sui mutui delle imprese – “Nuove misure per il credito alle PMI” – fino al 31 marzo 2013 a causa della crisi economica che continua ad imperversare: entro tale data pertanto sarà ancora possibile presentare domanda per sospendere le rate di mutui, finanziamenti e leasing per un intero anno, allungare prestiti immobiliari, anticipazioni bancarie e scadenze del credito agrario di conduzione, ottenere finanziamenti finalizzati all’aumento di mezzi propri.

 

Entro marzo, ABI e Associazioni d’impresa si impegnano a definire nuove misure per
sostenere finanziariamente le piccole e medie imprese e nuove iniziative per migliorare  la trasparenza nelle relazioni tra banche e imprese.

 

Una decisione che concede agli imprenditori una boccata d’ossigeno ma conferma anche il perdurare della  congiuntura dalla quale l’Italia fatica a risollevarsi: nei primi tre mesi di operatività hanno richiesto la sospensione delle rate oltre 50mila PMI, per un totale di 17,3 miliardi di euro di debiti congelati e 2,5 miliardi di euro di liquidità.

Innanzi tutto l’ABI chiarisce che l’accordo per la moratoria dei debiti riguarda le piccole e medie imprese, come definite dalla normativa comunitaria appartenenti a qualsiasi settore, comprese le SGR (Società di Gestione del Risparmio), le ditte individuali e i professionisti (se il prestito è richiesto ai fini dell’attività lavorativa).

Condizione necessaria per l’accesso all’iniziativa è che l’impresa sia fondamentalmente sana, quindi con “adeguate prospettive economiche e di continuità aziendale, nonostante le difficoltà finanziarie temporanee dovute all’attuale congiuntura negativa” e di non aver accumulato rate scadute, non pagate o pagate solo parzialmente da oltre 90 giorni.

La sospensione delle rate può avvenire per un periodo massimo di 12 mesi sulle quote capitali delle rate di finanziamenti bancari a medio e lungo termine, ovvero dei mutui di durata originaria superiore ai 18 mesi. Rientrano nell’iniziativa anche le operazioni di leasing che beneficino di agevolazioni pubbliche.

Come per l’Avviso comune, rientrano nell’accordo le operazioni di mutuo, ipotecari e non, che prevedano un piano di ammortamento e che non si riferiscano a finanziamenti in origine a breve termine. Restano invece esclusi i conti correnti ipotecari.

Ovviamente, il mutuo doveva risultare già in essere alla data di stipula dell’accordo (28 febbraio 2012) e l’impresa richiedente non deve aver usufruito precedentemente della moratoria ABI relativa all’Accordo per il credito alle PMI del 16 febbraio 2011, ma può richiedere l’allungamento del mutuo chi ha aderito all’Accordo Comune. Può usufruirne inoltre l’impresa che abbia giovato di una sospensione analoga concessa discrezionalmente dalla banca.

In questi casi, chiarisce l’ABI, “l’impresa potrà richiedere l’allungamento solo al termine del periodo di sospensione.

Le domande di allungamento di mutui che al 31 dicembre 2012 dovessero trovarsi ancora in fase di sospensione, potranno essere presentate entro il 30 giugno 2013”.

 

 

 



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