COMUNICATO STAMPA
L’ANAS FACCIA CHIAREZZA SUL FUTURO DELLA AGRIGENTO-CALTANISSETTA
CANTIERI FERMI DA LUGLIO, CENTINAIA DI OPERAI A CASA, NON SI SA PERCHE’
“VOCI SU PERIZIE DI VARIANTE O SU EVENTUALE ABBANDONO DELL’OPERA”
Palermo, 24 gennaio 2013 – L’Anas faccia chiarezza sul futuro dell’appalto del raddoppio della Ss 640 Agrigento-Caltanissetta, la più importante opera stradale in corso nell’Isola, i cui lavori continuano a restare inspiegabilmente fermi dallo scorso mese di luglio nonostante le ripetute denunce dell’Ance Sicilia.
E’ quanto chiedono ai vertici nazionali della società i componenti del direttivo regionale di Ance Sicilia, Michelangelo Geraci e Giuseppe Sutera, presidenti rispettivamente di Ance Caltanissetta e di Ance Agrigento, rilevando, fra l’altro, che le imprese subappaltatrici attendono ancora pagamenti per oltre 40 milioni di euro nonostante l’Anas abbia erogato all’appaltatore le somme richieste per gli stati di avanzamento.
“L’intero territorio delle due province interessate – scrivono Geraci e Sutera – lamenta il blocco totale dell’economia a causa del prolungato fermo dei cantieri, con le aziende della filiera edile chiuse e centinaia di lavoratori a casa”.
“Esprimiamo – aggiungono i due esponenti di Ance Sicilia - forte preoccupazione a causa di insistenti voci su presunte richieste di perizie di variante che modificherebbero il percorso e aumenterebbero i costi, ma anche su eventuali ipotesi di abbandono dell’opera”.
“Nell’uno o nell’altro caso – concludono Geraci e Sutera – le conseguenze sarebbero gravissime. Nessuno oggi è nelle condizioni di permettersi di fare perdere alla Sicilia quest’unica preziosissima opportunità di lavoro e di sviluppo. E’ per questo che l’Anas ha il dovere, istituzionale e morale, di svelare al più presto come stanno le cose”, tenuto conto, tra l’altro, che l’appalto, secondo le finalità della legge Obiettivo, relativamente alla fase esecutiva con l’introduzione della figura del “Contraente Generale”, si sarebbe dovuto svolgere in tempi e costi certi.
Nota tecnica
Gli aspetti fondamentali di tale soggetto giuridico sono stati definiti dalla Iegge numero 443 del 2001, nella cui ottica il “general contractor” è il soggetto che assume su di sé le funzioni di progettista, costruttore ed in parte di finanziatore dell'opera da realizzare e ne assume, di conseguenza, integralmente la responsabilità economica. Il contraente generale si fa in particolare carico del rischio economico dell'opera, impegnandosi a fornire "un pacchetto finito" a prezzi, termini di consegna e qualità predeterminati contrattualmente; in sostanza, la figura giuridica del “general contractor” è stata concepita quale dominus dell'intera opera ‑ e delle singole fasi del suo concreto venire in essere -, tenuto, in quanto tale, a garantire alla pubblica amministrazione committente l'obbligazione di risultato da esso assunta (tempi, costi e qualità del suo operare), quale aggiudicatario dell'appalto di lavori da realizzare.
Tutto ciò vale anche per l’appalto dei lavori del raddoppio Ss 640 Agrigento-Caltanissetta?