Rete fidi Sicilia è un’iniziativa pilota in ambito nazionale sviluppata con l’ausilio di Federconfidi, la Federazione dei consorzi fidi di estrazione Confindustriale, che vede protagonisti dal 2011 i Confidi di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Traendo spunto dalle nuove opportunità previste per le Reti di Imprese, identifica un ulteriore percorso del sistema di garanzia regionale e nazionale con l’obiettivo primario di mantenere una osmosi costante con il territorio. Grazie al successo degli obiettivi raggiunti, tra il 2014 e il 2015 la Rete ha incluso tra i propri componenti anche Confidi Sicilia, Farmafidi Italia, Ascomfidi Enna, Multifidi Consorzio di garanzia, il Confidi Macerata, il Consorzio Fidi del Fermano, nonchè il Confidi Ancona e il Confidi di Romagna e Ferrara.
Fare sistema attraverso le reti significa, per i promotori dell’iniziativa, aumentare le capacità di risposta del sistema delle garanzie, tenendo come punto di riferimento le imprese del territorio.
Non si tratta di un modello alternativo rispetto agli sconvolgimenti che hanno caratterizzato il mondo della garanzia dalla pubblicazione della legge quadro nazionale del 2003 alla rivisitazione regionale del 2005 (la L.R.n.11), ma al contrario vuole essere, secondo il nostro modo di vedere, una necessaria integrazione.
L’ispirazione di questo progetto nasce dalla osservazione attenta sugli sviluppi del mercato delle garanzie negli ultimi anni. Uno sviluppo intenso ma anche convulso e frenetico alimentato da una incertezza di fondo.
Incertezze e contraddizioni nella valutazione dei processi di sviluppo che hanno caratterizzato anche le posizioni dei principali interlocutori del sistema delle garanzie, ci riferiamo in particolare al sistema bancario, ma che non hanno risparmiato neppure istituzioni ed associazioni di categoria nonché le stesse rappresentanze dei confidi.
La confusione può anche starci perché il fenomeno è complesso e, certamente, la mappatura dei confidi Italiani originatisi da una attività spontanea nata oltre 30 anni fa, non facilita le cose.
Questo stato di cose ha determinato una forte tensione e preoccupazione in merito alla permanenza sul mercato dei Confidi cosiddetti “ minori” una volta che fossero nati i primi soggetti vigilati, ma anche una forte preoccupazione sulla capacità di questi nuovi soggetti di adattarsi alle rigidissime regole di Banca d’Italia e di riuscire a conciliarle con la missione “solidale” insita nella stessa attività di garanzia e con la centralità dell’impresa rispetto alla propria mission.
Malgrado i processi di fusione e di accorpamento che si sono susseguiti negli ultimi anni, allo stato attuale in Italia abbiamo ancora oggi 557 confidi. Sappiamo che in Francia il sistema della garanzia si esplicita nell’attività di 3 Confidi e che in Germania sono 20.
Ma questa non è una colpa da espiare; è la risultante - “l’effetto” - per dirla in termini scientifici, della nostra storia.
Rete Fidi Sicilia oggi è dunque un network capace di generare vantaggi per tutti gli interlocutori.
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